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Gioco illegale: da Roma a Catania, giro di vite della Polizia di Stato

04 giugno 2025 - 09:06

Sono Catania, Foggia e Roma le città protagoniste di una serie di controlli della Polizia di Stato per il contrasto all'illegalità. Focus su gioco minorile, rispetto del distanziometro e pregiudicati in sala.

Scritto da Redazione
© Polizia di Stato - Sito ufficiale

© Polizia di Stato - Sito ufficiale

Sono diversi i provvedimenti eseguiti dalla Polizia di Stato per contrastare il gioco illegale.

Nella giornata di ieri, 3 giugno, gli agenti di Catania hanno chiuso per sette giorni un centro scommesse di via Plebiscito. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale delle Fiamme oro, i ripetuti controlli hanno consentito di appurare che la sala era diventata un abituale luogo di incontro di pregiudicati per reati di particolare allarme sociale, al punto da concretizzarsi un effettivo rischio per l’ordine pubblico e la sicurezza.

La presenza dei pregiudicati è stata riscontrata in occasione dei diversi controlli dei poliziotti, che hanno avuto modo di constatare come tali soggetti fossero soliti intrattenersi e ritrovarsi all’interno del locale.

Pertanto il questore di Catania ha emesso il provvedimento di sospensione temporanea delle autorizzazioni con la conseguente chiusura dell’attività per sette giorni, come previsto dall’art.100 del Tulps.Gli agenti hanno provveduto alla notifica del provvedimento al gestore e alla relativa apposizione dei sigilli nel centro scommesse.   

A Roma, in una sala scommesse situata in zona Laurentina gli agenti hanno sorpreso, intento a puntare su una giocata, un ragazzo non ancora maggiorenne. Nonostante l’avviso recante il divieto di accesso e di gioco per i minori di 18 anni, il titolare non si era premurato di richiedere l’esibizione di un documento di identità, non curante del regolamento che prevede che tale onere gravi sull’esercente, al di fuori dei casi in cui la maggiore età sia palesemente manifesta.

A Foggia, invece, le forze dell’ordine hanno notificato un provvedimento al responsabile di un circolo privato con contestuale ordine di cessazione dell’attività. Il provvedimento è stato motivato dall’abituale ed assidua frequentazione del circolo da parte di soggetti pregiudicati e socialmente pericolosi.

A questo si aggiunge la violazione del codice del Commercio della Regione Puglia atteso che vi si esercitava la somministrazione di alimenti e bevande ai soci senza aver mai chiesto la relativa autorizzazione. Alla luce di ciò, il titolare è stato inoltre sanzionato per un importo di 5mila euro.

Il questore  ha inoltre adottato due decreti di rigetto di autorizzazioni nei confronti di due attività di scommesse della provincia, per il mancato rispetto della normativa di riferimento e dettagliatamente, della mancata distanza da luoghi sensibili.

 

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