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Catania e Novara, chiusi centri scommesse per frequenza pregiudicati e contanti ai giocatori

28 maggio 2025 - 11:32

Il questore di Catania dispone la chiusura di 7 giorni a un centro scommesse luogo di incontro per pregiudicati, mentre a Novara 5 giorni a un centro scommesse che viola Testo unico bancario e Legge regionale.

Scritto da Redazione
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Sette giorni di chiusura temporanea per un centro scommesse in via della Concordia situato nel quartiere San Cristoforo di Catania. A disporre il provvedimento il questore della città a seguito di ripetuti controlli eseguiti dalla Polizia che hanno appurato come il locale fosse effettivamente divenuto abituale luogo di incontro di pregiudicati.

La presenza di questi individui era già stata riscontrata in occasione dei diversi controlli dei poliziotti che hanno avuto modo di constatare come tali soggetti fossero soliti intrattenersi e ritrovarsi all’interno del locale.

Pertanto, a seguito degli accertamenti, il questore di Catania ha emesso il provvedimento di sospensione temporanea delle autorizzazioni con la conseguente chiusura dell’attività per sette giorni, come previsto dall’art.100 del Tulps

I poliziotti in seguito hanno provveduto alla notifica del provvedimento al gestore e alla relativa apposizione dei sigilli nel centro scommesse.  

"Solo" cinque invece i giorni di chiusura che la questura di Novara impone a un centro scommesse cittadino reo di aver tenuto un comportamento in violazione al Testo unico bancario e in contrasto con la Legge regionale del Piemonte.

Da una attività info investigativa guidata dalla polizia di Stato è emerso che gli avventori dell’esercizio dedicato al gioco potevano ottenere denaro contante, oppure tickets, che ne consentivano la continuazione delle attività ludiche.

Un'azione, quella dell'esercizio commerciale, penalmente punibile, in quanto in violazione del Tub, ma anche in antitesi con il sistema di contrasto alla ludopatia predisposto dalla Legge Regionale del Piemonte, la n. 19 del 15 luglio 2021, in quanto la possibilità di sfruttare il centro scommesse stesso come "bancomat" ha reso di fatto inefficace la prescrizione imposta dalla norma regionale per le cosiddette distanze dai luoghi sensibili.

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