La prossima settimana, precisamente il 21 e il 22 maggio, a Roma si terrà la seconda edizione degli Stati generali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Un appuntamento teso innanzitutto a presentare i risultati raggiunti nei vari ambiti di intervento di Adm, ma anche ad approfondire alcuni temi chiave.
Di gioco in particolare si parlerà giovedì 22 maggio, dalle ore 14.55, nella sessione intitolata “La promozione e lo sviluppo del gioco responsabile tra regolamentazione, innovazione tecnologica e prospettiva delle scienze comportamentali”.
Focus quindi sulla promozione del “gioco responsabile”, grazie all'applicazione delle ultime innovazioni tecnologiche ma anche grazie all'attuazione di adeguate modalità di informazione e formazione circa il funzionamento dei singoli sistemi di intrattenimento, dei rischi correlati al gioco eccessivo e delle relative forme di inibizione e tutela possano garantirne una fruizione realmente consapevole. Co un occhio ai modelli basati sulle scienze psicologiche e sociologiche e alle politiche in materia adottate da altri Stati europei, che hanno già implementato l’intelligenza artificiale e il machine learning, al fine di prevedere il possibile sviluppo di patologie correlate al gioco.
Un evento molto atteso, che sottolinea una volta di più l'importanza del dialogo e del confronto fra tutte le parti in causa per un futuro sostenibile del settore.
L'espressione “Stati generali” - che, come noto è mutuata dall'assemblea consultiva in materia fiscale del Regno di Francia, che, almeno sulla carta, metteva a confronto clero, nobiltà e Terzo stato, convocata per l'ultima volta nel 1789, alle soglie della Rivoluzione francese - è tornata alla ribalta spesso in queste settimane a proposito del riordino del gioco pubblico. Nelle scorse ore li ha chiesti l'ex senatore Riccardo Pedrizzi, auspicando una presa di posizione “politica” sulla questione, da troppo tempo in stand by, e il coinvolgimento degli operatori.
E sono tornati a chiederli anche i deputati del Partito democratico Virginio Merola e Stefano Vaccari, con il secondo che ne aveva caldeggiato la convocazione da parte del Governo già a febbraio, “mettendo insieme portatori di interessi come imprese, regioni e comuni con un intreccio tra economia, salute e sociale”, prima di pubblicare il decreto di attuazione della legge delega sul gioco fisico. Senza dimenticare che ad aprile il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 dicembre 2025 i termini per attuare la riforma fiscale, prevedendo quindi più tempo anche per realizzare il riordino del gioco.
Una decisione messa nera su bianco proprio nei giorni dello svolgimento delll'Ige - Italian gaming expo and conference, evento che ha ospitato proprio il confronto fra le diverse anime del comparto, industria, politici, istituzioni.
Sempre ad aprile in realtà il ministero dell'Economia e delle finanze e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, stando alle indiscrezioni diffuse da alcuni operatori e raccolte da GiocoNews.it, si sarebbero detti intenzionati a confrontarsi direttamente con il settore per presentare l'ultima versione del riordino, prima di incontrare i rappresentanti delle Regioni.
Intanto, giusto l'altro ieri, al workshop di Codere Italia a Salerno, Elisabetta Poso, direttrice ufficio Apparecchi da intrattenimento Agenzia dogane e monopoli, ha parlato di "imminente divulgazione del testo sul riordino del gioco fisico", come confermano anche alcuni voci dell'industria
Si spera quindi che il silenzio attuale sia foriero di novità al più presto.