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Stati generali Adm 2025, ecco il bilancio: al centro il gioco responsabile

31 luglio 2025 - 11:43

L’Agenzia delle dogane e monopoli pubblica il bilancio degli Stati generali 2025. Esperti del settore a confronto e un focus sul gioco responsabile.

Scritto da Redazione
© Agenzia delle dogane e dei monopoli - Sito ufficiale

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A distanza di poco più di due mesi dagli Stati generali dell’Agenzia delle dogane e monopoli, che si sono svolti dal 21 al 22 maggio presso Palazzo Wedekind in Roma, Adm pubblica un bilancio dell’evento organizzato “allo scopo di raccogliere opinioni e proposte in ordine a tematiche tecniche di particolare rilevanza macroeconomica e di interesse per il contesto nazionale e internazionale”. Le tre sessioni, di cui una ampiamente dedicata al settore giochi “hanno visto la partecipazione di rappresentanti dell’imprenditoria, delle istituzioni pubbliche e del mondo accademico. Di seguito riportiamo i punti salienti degli argomenti principali discussi durante l’evento.

Nella giornata del 22 maggio dunque si è parlato di gioco responsabile nella sessione “la promozione e lo sviluppo del gioco responsabile tra regolamentazione, innovazione tecnologica e prospettiva delle scienze comportamentali”. Il primo tavolo di lavoro ha avuto come oggetto “la formazione, l’informazione e le scienze comportamentali come strumenti per la promozione del gioco responsabile”. Al dibattito hanno preso parte due relatori. In primis Sonia Biondi, in rappresentanza di Bva Doxa, ha aperto “i lavori soffermandosi sul tema del contributo che le scienze comportamentali possono prestare rispetto alla promozione del gioco responsabile”.

A seguire Matteo Caroli, professore ordinario di gestione dell’impresa sostenibile all’università Luiss Guido Carli e presidente della Fondazione Fair, impegnata nello sviluppo del “gioco sostenibile”, ha dedicato “un cenno al dicotomico rapporto tra liberismo e protezionismo, evidenziando che obiettivo di tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nel settore del gioco è rendere i giochi con scommessa un prodotto positivo per tutti e far tendere a zero i rischi sociali che essi possono generare. L’impiego delle tecnologie di intelligenza artificiale, le quali risultano, per altro, già ampiamente diffuse tra i più importanti operatori, può rivelarsi, al riguardo, determinante”.

Il secondo tavolo di lavoro ha avuto come oggetto “Le nuove frontiere della promozione del gioco responsabile fra intelligenza artificiale e analisi predittive”. Ad aprire questo dibattito è stato Giuliano Guinci, direttore della divisione Public Affairs, Sustainability and Retail Operations di Eurobet, che “ha incentrato la prima parte del proprio intervento sul ruolo che gli studi comportamentali e le nuove tecnologie possono assumere al fine di favorire il gioco responsabile”.

Francesco Rodano, chief Sustainable Gambling Officer – Playtech, ha introdotto il proprio intervento ricordando che con la legge 7 luglio 2009, n. 88 recante “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità – Legge Comunitaria 2008”, è stato disciplinato per prima volta “il gioco a distanza: si trattò di una normativa avanzatissima rispetto agli standard europei. L’Italia, infatti, ha sottolineato il direttore Rodano, è stato il primo Paese, ad esempio, a introdurre il regime concessorio quale condizione per operare legalmente sul territorio nazionale”.

Il terzo tavolo di lavoro ha avuto a oggetto “Le best practice in Europa: la sinergia fra i regolatori e gli operatori del gioco”. Al dibattito hanno preso parte due relatori. Morgane Austruy, directrice de la Prevention du jeu excessif et de la protection des joueurs presso l’Autorité Nationale des Jeux (Anj), ha illustrato alcune delle attività svolte dal proprio ente. Al riguardo, la relatrice ha rappresentato che l’nj è stata istituita nel 2019 e ha iniziato a operare nel 2020. Graham Wood, senior international development manager presso Hillside - Shared Services 2018 - Limited, in apertura del proprio intervento, ha evidenziato “come sia possibile riscontrare la presenza delle medesime criticità relative al gioco problematico in tutti i Paesi”.

Il quarto tavolo di lavoro dal titolo, “Fra liberismo e proibizionismo: la linea sottile del gioco responsabile” si è aperto con Maria Migliore, dirigente medico del Ministero della Salute, che “ha premesso che i disturbi legati al gioco sono considerati, anche a livello ministeriale, come problemi di salute che spesso si verificano in concomitanza anche con altre dipendenze; per tale ragione, ha sottolineato la relatrice, il Tavolo tecnico di lavoro sulle dipendenze, istituito con decreto dirigenziale il 20 aprile 2021 presso la Direzione generale della prevenzione, si propone di intercettare precocemente i comportamenti a rischio che possono condurre a dipendenze comportamentali conclamate, tra le quali si annoverano anche le dipendenze legate al gioco”. 

Antonio Affinita, direttore generale del Movimento Italiano Genitori (Moige), dopo aver evidenziato che per un minore rappresenta, indubbiamente, “un’esperienza devastante convivere con un genitore affetto patologie legate al gioco, ha posto l’accento sull’esigenza di intervenire sul problema gravissimo del gioco minorile; si tratta di un fenomeno più vasto di quanto si pensi. Sul tema, il direttore Affinita ha evidenziato che, stando ai dati pubblicati nell’ultimo studio dell’European School Survey Project, a livello europeo i nostri dati sul gioco minorile non sono incoraggianti”. 

Domenico Distante, allora presidente dell’Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative (Sapar), ha ricordato che “la Sapar è nata nel lontano 1962, ovvero in un’epoca ove esistevano solamente i cc.dd. flipper e il calcio balilla; oggi rappresenta tante piccole e medie imprese operanti su tutto il territorio e che hanno sempre investo, in sinergia con lo Stato, sulla formazione e sulla tutela dei minori”.

A margine della sessione Giochi, sono stati presentati due paper, uno a nome del dott. Angelo Berardi, un secondo da parte dell’Agsi - Associazione Gestori Scommesse Italia. Il dott. Angelo Berardi “ha inteso soffermarsi sul tema dell’istigazione al gioco d’azzardo in ambiente digitale. Il fenomeno, ad avviso dell’autore, sta vivendo una fase di crescita e consiste nell’alimentare, in modo diretto e sistemico, comportamenti compulsivi alla riscommessa. A essere colpiti da tale pratica sono coloro che si avvicinano al gioco per la prima volta, i soggetti vulnerabili e quelli già problematici”. 

Con il proprio contributo, l’Agsi - Associazione Gestori Scommesse Italia - ha formulato “alcune proposte di riordino del gioco fisico. Nel merito, l’Associazione ha, in primo luogo, ritenuto l’intesa raggiunta nella Conferenza Unificata del 2017, una base di partenza sulla quale impostare il riordino della rete fisica, alla luce di condizioni di mercato che, negli ultimi anni, specie in considerazione della forte crescita del gioco fisico, sono mutate”.

Potete leggere il documento integrale al seguento link che rimanda al sito dell'Agenzia delle dogane e monopoli. 

 

  

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