Ce lo ricordiamo tutti l'alluvione che nel 2023 colpì Cesena, e i gravi danni subiti anche dall'ippodromo del Savio – con l'acqua arrivata a 180 centimetri di altezza -, come pure l'impegno portato avanti dal gestore Hippogroup Cesenate per risistemarlo.
Se lo ricorda anche la giunta comunale di Cesena, che ha presentato una proposta di delibera – che andrà all'esame del consiglio comunale di oggi, 10 luglio - per prorogare la scadenza della gestione di Hippogroup Cesenate dall’originario 31 dicembre 2032 al 31 dicembre 2037, per riequilibrarne la situazione economico-finanziaria, visti i lavori svolti dalla società di corse in questi due anni e i grossi anticipi di capitali sborsati per farli, con 7 milioni di danni periziati.
L'ippodromo è riuscito a riaprire già un mese dopo l'alluvione, ma, purtroppo le polizze assicurative esistenti – quelle italiane dimezzano i massimali in caso di alluvione – coprono circa la metà di quanto speso.
In virtù di tale delibera il Comune si impegnerebbe a liquidare al gestore i 2.335.845 euro che l'assicuratore gli ha riconosciuto quale indennizzo per l'ippodromo, Hippogroup dal canto suo dovrebbe utilizzare tale somma per i lavori di ripristino e ristrutturazione previsti, potendo contare anche sui 1.233.228 euro che riceverà da un altro contratto di assicurazione.
Attualmente sono in corso lavori per l'importo di quasi 3 milioni, la metà dei quali sono stati spesi per tutte le opere necessarie per riaprire l'ippodromo: tutto è stato fatto con bandi pubblici, controlli, in piena trasparenza.
Ma, appunto, viste le spese sostenute e l'ammontare dei rimborsi, la proroga della concessione è sembrata la soluzione migliore per garantire a Hippogroup una maggiore sostenibilità finanziaria: senza la proroga gli ammortamenti sugli oltre 3 milioni non coperti dai rimborsi assicurativi ammonterebbero a 360mila euro l'anno, con la proroga invece si scende a 200mila euro.
Ma c'è chi non è d'accordo. Il gruppo consiliare Cesena Siamo Noi – con i consiglieri Marco Giangrandi e Denis Parise – difatti ha presentato un emendamento, manifestando la propria contrarietà alla proroga della concessione prevista, se non a determinate condizioni: “Ribadiamo il nostro massimo sostegno alle imprese che operano sul territorio, ma riteniamo che una proroga così lunga, senza reali contropartite per la città, sia fortemente sbilanciata a favore del concessionario privato. Per questo chiediamo con forza che parte degli spazi e delle attività dell’impianto vengano destinati gratuitamente o a tariffe calmierate alle associazioni che si occupano di disabilità e inclusione sociale”.
Lo abbiamo scritto nero su bianco in un emendamento che impegna HippoGroup a mettere a disposizione della collettività – in collaborazione con l’Amministrazione comunale – luoghi e opportunità concrete per chi ogni giorno lavora sul campo per una società più giusta, accessibile e solidale”.
Giangrandi e Parise quindi rimarcano: “La nostra posizione sull’ippodromo è nota da tempo: da anni esprimiamo forti perplessità sulla destinazione d’uso esclusivamente legata all’attività ippica e al gioco. Un’area così centrale e preziosa per la città meriterebbe un progetto più ambizioso, capace di ospitare grandi eventi, sport, spettacoli e iniziative culturali”.
L'ippodromo di Cesena però in realtà offre già iniziative più ampie, e coltiva da anni diverse collaborazioni con il sociale, con svariate associazioni, a tariffe agevolate, ospita un centro estivo, offre servizi di ippoterapia.
Aspettiamo quindi l'esito del voto in consiglio comunale per capire come andrà a finire.