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Divieto pubblicità gioco, Abodi (ministro Sport): 'Operatori legali devono avere alternative'

26 giugno 2025 - 15:23

In risposta a interrogazione del M5S su accordi pubblicitari tra operatori di gioco e società sportive il ministro per lo Sport sottolinea la necessità di bilanciare tutela della salute e libertà di iniziativa economica.

Scritto da Dd
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"Sarà mia cura promuovere un necessario e immediato confronto politico e tecnico tra Governo e Parlamento su questo tema socialmente così rilevante, anche alla luce dei molteplici risvolti sul piano nazionale e sovranazionale, al fine di garantire il necessario bilanciamento tra la tutela della salute delle persone e la libertà di iniziativa economica, nel pieno rispetto della legalità."

Così il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi chiude la sua risposta all’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle sul tema della pubblicità al gioco d’azzardo.

Al M5S, che chiedeva a Abodi (l'interrogazione è del 31 luglio 2024, messa all'ordine del giorno dei lavori di oggi, 26 luglio 2025), tra il resto, in particolare, se intendessero "adottare misure per limitare ovvero ridurre drasticamente la possibile esposizione di persone vulnerabili ai rischi del gioco d’azzardo", il ministro risponde confermando quelli che definisce due punti fermi: "il contrasto all'economia criminale, che si sviluppa anche attraverso la gestione del settore senza frontiere e senza regole delle scommesse e del gioco d'azzardo illegali; il prioritario contrasto alla ludopatia, che rappresenta un'assoluta priorità dell'azione politica e istituzionale del Governo, anche in considerazione dell'incidenza sociale del fenomeno, di fronte al quale dobbiamo provvedere, avvertendone l'urgenza, elaborando strategie, attivando strumenti che abbiano profili di concretezza duraturi nel tempo, frutto della collaborazione tra Governo, Parlamento, enti del territorio, operatori del settore e tutte le entità che rappresentano i legittimi portatori di interesse."

Ricorda, Abodi che "a questo proposito, ricordo che la Presidente del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento per le politiche contro la droga e le altre dipendenze, in coordinamento con il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero della salute, sta razionalizzando tutte le attività relative a informazione, formazione e contrasto alle dipendenze patologiche, che saranno finanziate, a partire dal corrente anno, anche con lo stanziamento relativo al Fondo nazionale per la prevenzione, il monitoraggio e il contrasto del diffondersi delle dipendenze comportamentali tra le giovani generazioni", ricordando i fondi messi in campo anche per le attività di analisi e monitoraggio del fenomeno delle dipendenze patologiche.

"Tra l'altro", evidenzia Abodi, "è importante sottolineare che anche la risoluzione recentemente approvata dalla 7a Commissione del Senato sull'affare assegnato n. 773, recante prospettive di riforma del calcio italiano, si propone di riconoscere una quota del valore complessivo della scommessa al finanziamento di progetti sociali e sportivi a beneficio dei giovani che praticano attività sportiva. Tra questi interventi, si fa specifico riferimento anche a progetti di contrasto alla ludopatia e per la prevenzione, il contrasto e l'assistenza in caso di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nei confronti di atleti ed atlete, nonché a progetti volti a contrastare ogni forma di razzismo e antisemitismo all'interno degli stadi."

Il ministro invita quindi a non sottovalutare che, "in un ordinamento in cui è consentita l'attività di offerta di gioco a pagamento, è necessario evitare il disallineamento con la normativa euro-comunitaria e con la disciplina nazionale, nel rispetto del principio di proporzionalità e della libertà di impresa, a fronte di un divieto che investe in maniera indiscriminata qualsiasi forma di comunicazione commerciale." A tal proposito riferisce di ritenere "particolarmente rilevante, inoltre, che la Corte di giustizia europea si sia espressa circa la possibilità di una politica di espansione controllata del settore del gioco d'azzardo, chiarendo che questa può essere coerente con l'obiettivo di attirare giocatori che praticano attività clandestine e di rendere le attività autorizzate maggiormente tutelate."

Sottolinea quindi che proprio per queste ragioni, "gli operatori autorizzati dovrebbero poter disporre di un'alternativa affidabile ed efficace rispetto a un'attività vietata, anche attraverso una pubblicità mirata, associata a campagne di sensibilizzazione e iniziative culturali concrete volte alla lotta alla ludopatia."

E ricorda infine che "per quanto concerne l'inosservanza delle disposizioni in materia di divieto di pubblicità a giochi e scommesse, il soggetto competente alla contestazione e alla irrogazione delle sanzioni è l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che, nel perseguimento delle proprie finalità istituzionali, è deputata all'individuazione delle modalità di svolgimento delle campagne di comunicazione nel settore del gioco con vincite in denaro tali da non incorrere nelle violazioni concernenti tale materia."

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