Sono numerosi i riferimenti al gioco inseriti nel volume che riporta il Conto generale del patrimonio dello Stato pubblicato ieri, 7 agosto, alla Camera, nell'ambito dell'esame dei disegni di legge su Rendiconto generale dello Stato per il 2024 e l'Assestamento di Bilancio per il 2025.
La fonte in particolare riporta i proventi da lotto, lotterie, bingo e scommesse, che costituiscono una voce di entrata significativa, ammontando a 22.283.634.473,15 euro. Questa categoria di proventi è anche inclusa nelle partite che si compensano nella spesa, mantenendo lo stesso valore di 22.283.634.473,15 euro.
Il contenzioso in materia di giochi e lotterie e la restituzione delle cauzioni associate ammontano a 157.834.845,73 euro, mentre le tasse e imposte da attività di gioco rappresentano un'altra importante fonte di entrata, totalizzando 6.954.269.899,73 euro. All'interno di questa voce, si distinguono il prelievo erariale su apparecchi e congegni da gioco, pari a 5.663.649.031,44 euro, una parte del quale, specificamente 455.229,98 euro, è stata riscossa a mezzo ruoli, mentre altri proventi da tasse e imposte sul gioco ammontano a 1.290.165.638,31 euro.
Specificatamente per le scommesse ippiche, le fonti riportano il dettaglio delle Vincite su scommesse ippiche per un valore di 531.273.471,37 euro e gli Aggi su scommesse ippiche per un importo di 57.619.469,81 euro.
Le voci si riferiscono a "Entrate depurate dei movimenti patrimoniali", un concetto fondamentale per comprendere la gestione finanziaria dello Stato in relazione al suo patrimonio. L'entrata (o la spesa) depurata esprime l'aumento (o la diminuzione) netto di patrimonio. Più precisamente, le entrate depurate sono calcolate come la differenza tra gli accertamenti (ovvero le entrate di bilancio effettivamente accertate) e la parte di tali entrate che ha generato movimenti compensativi patrimoniali. Nelle varie tabelle di concordanza tra il conto del bilancio e il conto del patrimonio, le "entrate depurate dei movimenti patrimoniali" sono una colonna chiave che mostra l'importo delle entrate al netto delle quote che hanno influenzato direttamente gli elementi attivi o passivi del patrimonio.