Giornata di audizioni alla commissione Cultura della Camera dei deputati dedicata al disegno di legge C. 2488. Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport.
Nella seduta di oggi, 7 luglio, in particolare si è parlato di scommesse e match fixing in due interventi: in quello di Alfonso Morrone, presidente di Adicosp - Associazione italiana direttori e collaboratori sportivi e in quello del Csen - Centro sportivo educativo nazionale.
Nella memoria di Adicosp si evidenzia: “L’articolo 6 del Dl 96/2025 rende più agevoli per la Procura generale del Coni le procedure per reperire dalle Amministrazioni di competenza dati e informazioni utili per i procedimenti disciplinari e per risalire ad eventuali conti gioco intestati, direttamente o indirettamente, a soggetti tesserati o affiliati. Questa misura sicuramente favorisce il contrasto al match fixing perché consegna agli organi della Giustizia delle federazioni interessate concreti strumenti operativi per il contrasto ai fenomeni di frode sportiva anche in considerazione che in molti casi c’è la criminalità organizzata a gestire illecitamente le scommesse sportive. Ad oggi le difficoltà delle varie Procure federali hanno portato all’archiviazione di un elevato numero di procedimenti disciplinari proprio per la difficoltà della parte requirente ad ottenere informazioni specifiche. L’implementazione delle norme, in linea con la Convenzione di Magglingen-Macolin che regolamenta lo scambio delle informazioni tra autorità pubbliche, organizzazioni sportive e operatori delle scommesse, ai fini della lotta alle manipolazioni sportive, è un concreto passo avanti ma sarebbe ancor più efficace se tali richieste specifiche potessero essere inoltrate direttamente ai concessionari di scommesse i quali finora si celano dietro a questioni di privacy e respingono al mittente le varie istanze. La giustizia sportiva deve ottimizzare il tempo che ha a disposizione per le indagini perché per salvaguardare una equa e giusta competizione bisogna essere celeri ad irrogare eventuali sanzioni e/o penalizzazioni per il corretto andamento delle competizioni sportive”.
Nella memoria del Csen viene dato ampio spazio al “Rafforzamento delle norme per il contrasto al match fixing tramite l’analisi di flussi anomali delle scommesse”. Nel documento depositato in commissione Cultura si legge: “L’articolo 6 innova la disciplina riguardante il contrasto al fenomeno delle scommesse sportive illecite (contrasto al match fixing), prevedendo un regime di scambio di informazioni e di coordinamento tra le autorità amministrative competenti a gestire le scommesse sportive e la Procura generale dello sport presso il Coni. Quando rilevano flussi anomali di scommesse, le autorità amministrative competenti devono darne comunicazione alla Procura generale dello sport presso il Coni, organismo preposto alle attività di coordinamento e vigilanza delle attività inquirenti e requirenti svolte dalle procure federali. La Procura generale dello sport può chiedere alle competenti amministrazioni specifiche informazioni sulle competizioni interessate dai flussi anomali di scommesse realizzati mediante conti gioco intestati, direttamente o indirettamente, a soggetti tesserati o affiliati. Salvo quanto previsto dal comma 3, le amministrazioni, ricevuta la richiesta, forniscono alla Procura generale dello sport i dati anagrafici dei titolari dei conti di gioco utilizzati per le manipolazioni e i relativi codici univoci, indicando le ragioni della riconducibilità ai soggetti tesserati o affiliati. La Procura generale dello sport, ricevute le informazioni richieste, le trasmette alla competente procura federale per il prosieguo. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli provvede all'attuazione di quanto previsto sopra, previo ricevimento da parte della Procura Generale dello Sport dell'elenco dei soggetti tesserati o affiliati con il relativo codice fiscale”.
Passando alle “Disposizioni a tutela degli arbitri e degli altri soggetti preposti alla regolarità tecnica delle manifestazioni sportive”, i rappresentanti del Centro sportivo educativo nazionale scrivono: “L’articolo 15 include tra le fattispecie di lesioni personali di cui all’art. 583-quater del C.P. quelle cagionate durante manifestazioni sportive ad arbitri o altri soggetti che operano per assicurarne la regolarità. Si traspone nel codice penale una disposizione già vigente, contenuta nell’articolo 6- quinquies, comma 1-bis, della L. 13 dicembre 1989, n. 401, recante interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive. Attraverso un rinvio all’art. 583-quater c.p., si estende la fattispecie di 'lesioni personali a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell'atto o a causa dell'adempimento delle funzioni, nonché a personale esercente una professione sanitaria o sociosanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie a essa funzionali' anche alle condotte poste in essere in danno agli arbitri e agli altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica delle manifestazioni sportive stesse”.
Ed ecco le proposte di interventi migliorativi avanzate dal Csen: “Potenziamento del contrasto al match fixing – Capo 1, articolo 6 Finalità: Contrastare i flussi anomali di scommesse attraverso una copertura tecnica avanzata che renda più ampia ed efficace la lotta al match fixing e consentendo, nel contempo, una maggiore protezione degli operatori. Emendamento proposto: Sarebbe opportuno ampliare i sistemi predittivi integrando l’uso di intelligenza artificiale e data analytics, attraverso cui ricavare informazioni dai dati che vengono estratti, trasformati e centralizzati al fine di scoprire schemi nascosti, relazioni, tendenze, correlazioni e anomalie, che rilevino transazioni sospette, ampliando il tutto con un 'sistema di early warning'. Tale sistema potrebbe essere collegato all’Uif - Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia per la prevenzione del riciclaggio. Sarebbe, infine, auspicabile prevedere meccanismi di cooperazione europea nel monitoraggio delle scommesse nonché l’istituzione di task force miste (forze dell’ordine e organi sportivi) per interventi rapidi e mirati”.