Nel mondo del gaming online, la cybersecurity è una sfida sempre più complessa, con minacce sofisticate che mettono a rischio giocatori e piattaforme. Dalla manipolazione delle microtransazioni al furto di identità, le aziende devono adottare strategie avanzate per proteggere i dati e garantire un ambiente sicuro e trasparente. Ne parliamo, in questo speciale dedicato alla sicurezza che nelle pagine a seguire ne dipanerà tutti i suoi aspetti, con Gerardo Costabile, Ad di DeepCyber, esperto di cybersecurity e in particolare di cyber threat intelligence e antifrode. Con lui siamo partiti da una visione generale, cercando innanzitutto di individuare quelle che sono, per giocatori e piattaforme, le minacce più sofisticate in termini di cybersecurity.
“Nel mondo del gaming online, le minacce informatiche sono sempre più sofisticate e pericolose sia per i giocatori che per le piattaforme. Una delle trappole più comuni è il phishing, dove i malintenzionati, o bad actor, cercano di ingannare i giocatori con email o messaggi in-game falsi per rubare password o dati personali. Un'altra minaccia è rappresentata dai malware, spesso nascosti in file apparentemente innocui come cheat o mod, che possono compromettere i dispositivi degli utenti e rubare informazioni sensibili. Anche gli attacchi DDoS sono un problema crescente: questi attacchi sovraccaricano i server dei giochi, rendendoli inaccessibili e rovinando l’esperienza di milioni di utenti. Inoltre, il furto di account è un fenomeno molto diffuso, con attaccanti che sfruttano password deboli o vulnerabilità per appropriarsi di profili ricchi di oggetti virtuali o valute di gioco. Infine, le piattaforme stesse possono essere prese di mira attraverso exploit che sfruttano bug o falle di sicurezza. Insomma, nel gaming online la sicurezza è una sfida cruciale, e sia i giocatori che le aziende devono essere sempre vigili.”
In che modo le aziende, in particolare quelle del settore gaming, possono proteggersi da attacchi informatici mirati, come il furto di identità e la manipolazione delle microtransazioni in-game?
“Le aziende del settore gaming possono adottare diverse strategie per proteggersi da attacchi informatici mirati, come il furto di identità e la manipolazione delle microtransazioni, investendo in tecnologie avanzate e in una cultura di sicurezza. Prima di tutto, è fondamentale implementare sistemi di autenticazione a più fattori (Mfa) per proteggere gli account dei giocatori, rendendo molto più difficile per gli attaccanti accedere ai profili anche se riescono a ottenere le credenziali. Inoltre, le piattaforme di gaming devono crittografare i dati sensibili, come le informazioni personali e finanziarie, per impedire che vengano intercettate o utilizzate in modo improprio.
Per prevenire la manipolazione delle microtransazioni, è importante monitorare costantemente le attività finanziarie in-game attraverso algoritmi di rilevamento delle frodi basati sull'intelligenza artificiale, in grado di identificare comportamenti sospetti o transazioni anomale in tempo reale. Allo stesso tempo, le aziende devono testare regolarmente i propri sistemi e giochi con audit di sicurezza e penetration test, per individuare e correggere vulnerabilità prima che possano essere sfruttate.
Un altro aspetto cruciale è la formazione del personale: i dipendenti devono essere sensibilizzati e addestrati a riconoscere tentativi di phishing o altre tecniche di ingegneria sociale. Infine, trasparenza e comunicazione con i giocatori sono essenziali: educare gli utenti sulle migliori pratiche di sicurezza e fornire aggiornamenti regolari sulle misure adottate aiuta a creare un ecosistema più sicuro. In un'industria così dinamica, il gioco di squadra tra aziende e utenti è fondamentale per prevenire e contrastare gli attacchi informatici.”
L'intelligenza artificiale sta contribuendo tanto ad aumentare la sicurezza quanto, dal lato opposto, a creare nuove nuove minacce in ambito digitale. Come possiamo assicurarci che non venga utilizzata per sviluppare strumenti di hacking sempre più sofisticati?
“L’intelligenza artificiale è una tecnologia potente, in grado di rafforzare la sicurezza digitale ma anche di essere sfruttata da attaccanti per sviluppare strumenti di hacking sempre più sofisticati. La sfida principale è bilanciare il progresso tecnologico con un controllo etico e responsabile. Per prevenire l’uso malevolo dell’AI è essenziale adottare un approccio multilivello.
In primo luogo, le aziende e le istituzioni devono investire nello sviluppo di sistemi di sicurezza basati sull’IA per anticipare e bloccare attacchi avanzati. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per individuare anomalie nei comportamenti degli utenti, riconoscere schemi di attacco complessi e rispondere in modo rapido e automatizzato. Tuttavia, è altrettanto cruciale monitorare come gli strumenti di AI vengono sviluppati e distribuiti. Questo significa introdurre normative chiare e globali che regolino l’uso dell’AI, assicurandosi che le tecnologie non vengano utilizzate per scopi dannosi.
Un altro passo importante è la collaborazione tra governi, aziende tecnologiche e comunità accademiche per creare standard di sicurezza condivisi e piattaforme di scambio di informazioni sulle minacce emergenti. Inoltre, è fondamentale che i team di ricerca e sviluppo adottino misure di sicurezza nella progettazione dei modelli di AI, come la limitazione dell’accesso ai dati di addestramento e l’introduzione di sistemi di verifica per garantire che le tecnologie non possano essere facilmente adattate per scopi illeciti.
Infine, la sensibilizzazione e l’educazione sono strumenti chiave per prevenire l’abuso dell’AI. Creare consapevolezza sulle potenziali minacce e responsabilizzare gli sviluppatori a seguire codici etici rigorosi può contribuire a ridurre il rischio che l’AI venga utilizzata per creare strumenti di hacking sempre più sofisticati. La lotta contro l’abuso dell’AI richiede un impegno collettivo e una visione lungimirante, perché solo agendo in modo coordinato si può garantire che questa tecnologia venga utilizzata per il bene comune.”
Guardando al futuro, quali interventi normativi sarebbero necessari per garantire una maggiore sicurezza nel metaverso, nei videogame e nell’intelligenza artificiale, evitando che questi strumenti diventino terreno fertile per attività cybercriminali?
“Guardando al futuro, è fondamentale sviluppare interventi normativi che garantiscano la sicurezza nel metaverso, nei videogame e nell'uso dell'intelligenza artificiale, prevenendo il rischio che queste tecnologie diventino un terreno fertile per attività cybercriminali. Innanzitutto, è necessario introdurre leggi specifiche a livello internazionale che regolino l’uso dell’AI e stabiliscano standard di sicurezza per le piattaforme digitali. Questi standard dovrebbero includere l’obbligo di implementare misure avanzate di cybersecurity, come la crittografia end-to-end, l’autenticazione a più fattori e audit regolari per identificare vulnerabilità.
Un altro intervento fondamentale riguarda la protezione dei dati personali. Le normative, come il Gdpr in Europa, potrebbero essere estese e adattate per il metaverso e i videogiochi, imponendo limiti sull’uso dei dati biometrici, comportamentali o sensibili raccolti nelle interazioni digitali. Ciò è particolarmente importante poiché nel metaverso i dati raccolti sono ancora più dettagliati e possono includere movimenti, espressioni facciali e interazioni sociali.
Inoltre, è necessario regolamentare le microtransazioni e le economie virtuali, che spesso rappresentano un punto critico per frodi e manipolazioni. Le leggi dovrebbero imporre trasparenza sulle meccaniche di acquisto e limitare le pratiche scorrette, come la ‘scarsità artificiale’ o le loot box, che possono indurre comportamenti compulsivi, soprattutto nei minori.
Un aspetto cruciale è anche l'introduzione di responsabilità legali per le piattaforme. Le aziende dovrebbero essere obbligate a implementare misure per prevenire attività illecite, come il riciclaggio di denaro attraverso valute virtuali o la diffusione di contenuti illegali nel metaverso. Questo potrebbe includere l’obbligo di monitorare le attività sospette con l’aiuto dell’AI, nel rispetto della privacy degli utenti.
Infine, è essenziale promuovere una collaborazione tra governi, aziende tecnologiche e organizzazioni internazionali per creare un quadro normativo globale. Le cyberminacce non conoscono confini, e una regolamentazione frammentata rischia di lasciare zone d’ombra sfruttabili dai malintenzionati. Solo attraverso un approccio coordinato e globale sarà possibile garantire che il metaverso, i videogame e l’intelligenza artificiale evolvano in modo sicuro e responsabile, tutelando sia gli utenti che le aziende.”