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Morte Arnaldo Pomodoro, una vita nell'arte che incrocia anche i videogame

23 giugno 2025 - 09:27

Arnaldo Pomodoro è morto, ma lascia un'eredità artistica che ha saputo già 'contagiare' anche i videogiochi, con l’esperienza formativa interattiva promossa dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Scritto da Dd
Arnaldo Pomodoro al lavoro in una foto artistica di Paolo Monti del 1975, tratta dalla pagina di Wikipedia dedicata ad Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro al lavoro in una foto artistica di Paolo Monti del 1975, tratta dalla pagina di Wikipedia dedicata ad Arnaldo Pomodoro

Di Arnaldo Pomodoro, lo scultore morto ieri, 22 giugno, a Milano, un giorno prima del suo novantanovesimo compleanno (era nato, infatti, a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926), resteranno le sue opere, il suo impegno per l'arte e, come per ogni grande artista, la sua capacità di leggere la realtà comtemporanrea.

“Noi artisti siamo dotati di una particolare sensibilità nell'assorbire e nell'esprimere quello che ci sta attorno, a volte senza nemmeno capire dove si può arrivare”, disse Pomodoro, e è stata probabilmente questa sua sensibilità a portare la fondazione da lui creata a incrociare il mondo del videogame.

Proprio il videogame, il cui titolo è “Missione Pietrarubbia(presentato anche alla Milan Games Week nell'edizione 2023), è alla base dell’esperienza formativa interattiva promossa dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro con il progetto Smartschooling, che unisce studenti e insegnanti, nella costruzione di un racconto personale e collettivo, all’insegna dell’arte e della cultura, attraverso il videogame. 

Un'esperienza nella quale il gioco collaborativo a squadre porta le classi a esplorare l’archivio dell’artista per dare vita ad un proprio archivio digitale. I ragazzi, divisi a squadra, si muovono in una galassia immaginaria, e in un tempo lontano, in cui la classe, dotata di mappe e carte di grande formato (che vengono proiettare sulla Lim, o tramite un proiettore), dove affrontare sfide che richiedono l’uso di logica, intuizione, senso pratico e scambio di saperi, rafforzando così abilità e competenze personali, all’interno del gruppo nella consapevolezza di sé e della propria identità.

Parlando delle sue opere Arnaldo Pomodoro disse della scultura (intendendo probabilmente anche l'arte in generale) che “quando trasforma il luogo in cui è posta, ha veramente una valenza testimoniale del proprio tempo, riesce ad improntare di sé un contesto, per arricchirlo di ulteriori stratificazioni di memoria”. Un concetto che, oggi, assume una valenza nuova anche per il “luogo” videogame.

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